Precisione, praticità e buon rapporto qualità-prezzo. Per chi vuole acquistare un cardiofrequenzimetro, il dispositivo in grado di misurare la frequenza cardiaca, sono questi i tre fattori che si consiglia di tenere in considerazione.
Sia per gli sportivi che vogliono monitorare la propria frequenza cardiaca sotto sforzo fisico sia per chi soffre di patologie e desidera controllare con costanza le proprie condizioni, questo prodotto si sta rivelando sempre più utile e il mercato propone un’ampia gamma di soluzioni. Vediamo come orientarsi nella scelta.
Due diversi modelli: a fascia toracica e da polso
Il primo è una fascia dotata di sensori che viene posizionata sul torace dove vengono rilevate le prime informazioni, poi inviate ad un altro dispositivo che indica la frequenze cardiaca.
Il secondo, quello da polso, il più utilizzato, per la sua praticità, soprattutto dagli sportivi, esteticamente è uguale all’orologio. Oltre alla misurazione dei bpm (così vengono chiamati i battiti cardiaci), può avere altre funzioni: dall’indicazione delle calorie che si consumano al numero dei passi percorsi nell’arco di una giornata e relativa velocità, alla funzione di cronometro per le proprie prestazioni.
I modelli più recenti permettono infine di scaricare sul computer i dati raccolti per poter controllare e valutare l’andamento delle prestazioni nel tempo.
Entrambi i modelli funzionano per mezzo di sensori che rilevano i battiti cardiaci ed elaborano i dati raccolti attraverso segnali elettromagnetici.
C’è uno scambio di segnali tra gli elettrodi di una parte trasmittente e una parte ricevente. Di solito la parte trasmittente è collocata sui cardiofrequenzimetri a fascia, la parte ricevente sul dispositivo a cui vengono inviati i dati.
Nel modello da polso il meccanismo è incluso in un unico dispositivo. Questo modello è sicuramente da preferire se si desidera un dispositivo pratico, accessibile in ogni momento ed esteticamente gradevole.
Chi decide di comprare un cardiofrequenzimetro deve valutare, oltre al prezzo, che può variare dai 30 agli 800 euro, a seconda del numero di funzioni di cui è dotato, del materiale e della marca, alcune caratteristiche tecniche.
È importante che sia dotato di una batteria ricaricabile, se si vuole la sicurezza di poterlo utilizzare in qualsiasi momento della giornata. Ed è chiaro che più è dotato di funzioni, più la batteria del cardiofrequenzimetro si scarica in fretta.
In questo caso è meglio rivolgersi ai modelli di ultima generazione. Se invece se ne fa un uso saltuario si possono acquistare modelli meno recenti, anche se è consigliabile informarsi se la batteria del dispositivo sia sostituibile oppure no.
L’autonomia dei modelli con batteria sostituibile è di circa 2500 ore, poi andrà cambiata. Quelli con batteria ricaricabile, invece, possono avere un’ autonomia minima di 6-7 ore se dotati di funzioni quali contapassi, gps, conteggio calorie eccetera, fino ad arrivare a 10 giorni se in grado di misurare solo la frequenza cardiaca. Il tempo medio di ricarica è di 1 o 2 ore.
Altro fattore da considerare
Riguardo la forma e la dimensione, come già accennato, il modello da polso sta ormai soppiantando quello a fascia, per la sua maggiore comodità. Se si sceglie questa seconda tipologia, si raccomanda di prestare attenzione che sia della dimensione giusta, aderisca bene alla pelle (solo così l’apparecchio può rilevare i giusti parametri) e non la irriti.
Da non trascurare, il fattore della memoria a cui si accennava sopra, rivolto in particolar modo a chi utilizza il dispositivo anche come strumento di monitoraggio delle proprie prestazioni. In commercio ci sono modelli con memoria espandibile tramite scheda sd che permette di scaricare i dati sul pc e avere così un resoconto giornaliero. Altri ancora sono dotati di diversi tipi di connessioni, wireless o bluetooth, che facilitano il trasferimento delle informazioni.
Nel caso in cui il dispositivo non sia dotato di scheda sd o connessione bluetooth o wireless, è utile controllare la presenza di una porta usb, a cui collegare un cavo per trasferire i dati. La connessione bluetooth o wireless, che consente un utilizzo molto più versatile del cardiofrequenzimetro, incide però sul prezzo che tende ad alzarsi rispetto alla media.
Con i modelli più avanzati, infine, è possibile anche il monitoraggio di più persone, fino a quattro, permettendo così di svolgere attività di gruppo.
Riguardo i materiali, per chi pratica attività sportiva in acqua, come nuoto o acquagym, esistono modelli waterproof. È bene tuttavia informarsi se può essere completamente immerso e a quale profondità, oppure solo essere colpito da getti d’acqua.
Veniamo ora al settaggio del dispositivo, una volta acquistato. Due le impostazioni fondamentali prima di iniziare ad utilizzarlo:
- raccogliere i propri dati indicando frequenza cardiaca, età, sesso e tipo di attività sportiva che si svolge abitualmente o si intende svolgere.
- impostare il dispositivo in base agli esercizi che si intende svolgere.e
Dopo aver salvato i dati, si impostano una soglia minima e una soglia massima entro cui far rientrare i propri valori, in modo che l’apparecchio possa avvisarci, attraverso un segnale acustico, dello sforamento dei parametri impostati, in positivo o in negativo.
“Target zone” è il termine tecnico con cui si indica la soglia in cui devono rientrare i propri valori e che può essere modificata man mano che si procede con l’allenamento, alzando il proprio livello di resistenza.
La prima operazione di settaggio è l’impostazione della propria frequenza cardiaca massima, che si ottiene sottraendo al numero 220 la propria età. Il risultato corrisponde al numero massimo di battiti al minuto.
La frequenza cardiaca minima, invece, si calcola a riposo, ogni mattina appena svegli, per una settimana.
Meglio evitare software complicati e, indipendentemente dal prezzo, preferire quelli intuitivi, con display facilmente leggibile, per evitare difficoltà di utilizzo e conseguenti perdite di tempo nelle sessioni di allenamento.
Più funzioni e accessori ha il dispositivo, più lievita il prezzo
Un cardiofrequenzimetro da polso con sensori gps, contapassi, rilevatori di velocità, andatura, potenza e altitudine, con sistemi waterproof, connettività bluetooth e wireless soddisfa le esigenze degli sportivi di professione ma anche di semplici appassionati. Il prezzo può arrivare a 600 euro.
Esistono anche modelli dotati di funzioni pensate per ogni tipo di attività sportiva, compresi nuoto e immersione in profondità, con sensori gps compatibili con fasce toraciche, applicazioni di smartphone e pc. Si tratta di dispositivi in grado di creare dei veri e propri piani di allenamento e sincronizzarli con il dispositivo da polso. Oltre ad avere un design accattivante ed essere costruiti con materiali di qualità che fa salire il costo fino a 800 euro.
Per chi invece è orientato verso un modello più sobrio, ci sono apparecchi più semplici che calcolano la frequenza cardiaca e permettono di salvare i dati raccolti per monitorarli, dotati sia di connessione Blutooth che di chiave Usb. Tra le opzioni aggiuntive: il rilevamento del consumo calorico in Kcal e del consumo dei grassi. Comunicano con lo smartphone tramite applicazione e danno comunque la possibilità di impostare un’area di allenamento, il nostro livello sportivo. Il costo, dai 30 ai 100 euro.
Ci sono anche dispositivi cardio che consentono alle persone di unire il monitoraggio del proprio allenamento con il piacere della comunicazione con altri utenti della community. Queste le funzioni: calcolo della frequenza cardiaca, della distanza, del tempo, del ritmo e delle calorie consumate. Il tutto per un prezzo che arriva fino a 100 euro.
Ovviamente, non manca la possibilità di interfacciarsi nella community virtuale nei modelli tecnologicamente più all’avanguardia, pensati anche per le immersioni subacquee o le scalate ad altra quota. Qui troviamo, accanto alle funzioni più tradizionali, anche la bussola, il rilevatore meteo, l’altimetro e i sensori gps, con un costo fino a 700 euro.
Opinioni dal web. Cosa dicono gli utenti sui prodotti?
Il web offre un ampio riscontro sull’utilizzo di questi dispositivi, che negli ultimi anni hanno conquistato ampie fette di mercato, svincolandosi dal tradizionale target degli sportivi e delle persone con problemi cardiaci.
Chiunque abbia a cura la propria salute, chi pratica attività sportiva non in modo agonistico, può trovare nel cardiofrequenzimetro uno strumento pratico ed economicamente accessibile per tenere sotto controllo i propri progressi in modo autonomo e veloce.
I pareri però sono contrastanti e si dividono tra quanti lo ritengono ormai indispensabile e chi invece non lo giudica abbastanza preciso.
Certamente l’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha permesso al software dei cardiofrequenzimetri di arricchire le proprie funzioni e di diventare sempre più preciso, specialmente per quel che riguarda la misurazione del battito sul polso, tanto da far ritenere a molte persone che le eventuali imprecisioni nella misurazione della frequenza cardiaca fosse dovuta magari al proprio modo di correre o alla scarsa aderenza del cinturino al polso.
Data l’impossibilità di pervenire a risultati univoci, la guida ha cercato soprattutto di offrire una panoramica sui prodotti presenti sul mercato, che ciascuno può valutare in base alle proprie esigenze e possibilità.
L’invito è ovviamente quello di procedere ad un acquisto consapevole, per non rimanere delusi.