Uno sport che ha sempre appassionato l’Italia, che seguiva con il fiato sospeso i vari giri d’Italia e le gare dei tanti campioni italiani è il ciclismo. Utilizzando la bici da corsa, noi siamo in grado di stimolare l’intero organismo: avremo maggiore ossigenazione, potenza e, di conseguenza, maggiore richiesta energetica.
Uno strumento fondamentale per tenere sotto controllo l’attività cardiaca quando si esce in bicicletta e per ottenere determinati risultati nelle sessioni di allenamento è il cardiofrequenzimetro. Ci soffermeremo in questa breve guida su un tipo di cardiofrequenzimetro per lo sport, con funzioni specifiche per coloro che amano il ciclismo. Infatti, non tutti i modelli presenti in commercio sono indicati per questo sport.
Dettagli
I cardiofrequenzimetri per ciclismo sono solitamente di due tipi, a fascia pettorale ed orologio oppure da polso. I primi sono collegati ad una fascia cardio bluetooth con cui è possibile programmare gli allenamenti e visualizzare le prestazioni ottenute. Il secondo tipo da polso, invece, prevede un orologio in grado di ricevere grazie a dei sensori le informazioni riguardanti la frequenza cardiaca.
I dispositivi in commercio si collegano con lo smartphone, sfruttando le app specifiche per questo tipo di attività sportiva. Di solito, possiedono funzioni aggiuntive come il GPS integrato (con cui sarà possibile tracciare il percorso) ed il conteggio delle calorie bruciate. Spesso si ricaricano con cavo USB (hanno autonomia dichiarata che arriva a 5 giorni) ed hanno cover intercambiabili.
Allenarsi con il cardiofrequenzimetro
Per cominciare un allenamento in bici da corsa, utilizzando un cardiofrequenzimetro, dobbiamo conoscere la nostra frequenza cardiaca (FC) di soglia e le relative zone di lavoro. La prima corrisponde, semplicemente, alla frequenza cardiaca dove il fisico comincia ad accumulare acido lattico. E’ un’intensità piuttosto elevata, che si può mantenere per circa 40 – 60 minuti in base all’allenamento praticato.
Allenarsi in FC soglia è molto vantaggioso e può generare importanti adattamenti fisiologici:
- incremento della gittata cardiaca
- aumento enzimi mitocondriali nel muscolo
- incremento scorte di glicogeno (zucchero) muscolare
- incremento della soglia anaerobica
In base agli obiettivi, dunque, vi potrete concentrare su vari tipi di lavoro/allenamento. Se volete, per esempio, affrontare con buoni risultati una Gran fondo lunga e con molte salite, dovrete utilizzare un allenamento che lavori sulla FC soglia. Se, al contrario, volete fare alcune gare in circuito oppure migliorare i cambi di ritmo, dovrete rimanere nelle fasce oltre la soglia.
Vantaggi
Come abbiamo già visto, sono diversi i vantaggi che rendono questo dispositivo una scelta consigliata per gli appassionati di bici da corsa. Naturalmente, anche chi vuole solo tenere sotto controllo con regolarità i miglioramenti derivanti da un costante utilizzo “più soft” di una bicicletta si possono indirizzare verso questa scelta.
Vediamo insieme quali sono gli aspetti positivi del cardiofrequenzimetro montato su bici da corsa che gli utenti hanno evidenziato, dopo averlo acquistato:
- Prezzo contenuto
- Semplice da usare
- Leggero
- Impermeabile
- Tante funzioni aggiuntive
- Batteria di lunga durata
Costo
Sicuramente, i cardiofrequenzimetri per biciclette da corsa in vendita sul mercato sono tanti e variano per marca, modello e costo.
In linea generale, con circa 40 euro potrete acquistare un buon prodotto. I prodotti più evoluti, con GPS integrato ed altre funzionalità, prevedono un esborso economico maggiore e, quindi, per un buon prodotto dovrete spendere oltre i 100 euro.
Buona pedalata 😉