Prima di imparare a usare il cardiofrequenzimetro, vediamo come è composto.
Troviamo 3 elementi:
- l’orologio
- il sensore Gps
- il sensore per la rilevazione della frequenza cardiaca
I primi due si trovano nella cassa dell’orologio, mentre il sensore può trovarsi sia in una fascia toracica da indossare sia integrato nell’orologio, soprattutto nei modelli più recenti. Quest’ultimo è un lettore ottico a contatto con il polso capace di misurare la frequenza cardiaca.
Come funziona un cardiofrequenzimetro
Una volta avviato l’orologio, questo avvia la connessione ai satelliti tramite un segnale Gps e inizia a calcolare i nostri spostamenti. Possiamo vedere a quale velocità stiamo correndo o camminando. I modelli più evoluti sono dotati anche di sensori capaci di misurare dati come la falcata, l’oscillazione orizzontale e verticale, il numero di bracciate in piscina, etc. Già a partire dai modelli di fascia media inoltre c’è la possibilità di caricare all’interno allenamenti personalizzati. In questo modo si possono preparare allenamenti specifici impostando la velocità, l’andatura da mantenere e gli avvisi per indicare lo stato di allenamento.
Fondamentalmente nel cardiofrequenzimetro vengono utilizzati 5 elementi:
- il tempo totale
- la distanza
- il passo istantaneo
- il passo medio
- la frequenza cardiaca istantanea
Riuscire a tenere sotto controllo questi valori è già un buon obiettivo raggiunto.
Come si usa un cardiofrequenzimetro da polso con sensore integrato
Questo video mostra nel dettaglio come si utilizza un cardiofrequenzimetro da polso, che viene usato per la corsa, ma per chi preferisce leggere le informazioni, riportiamo subito di seguito tutti i passaggi.
Queste le istruzioni che vi possono servire:
- Indossare il cardiofrequenzimetro e stringere il cinturino.
- Cercare sul display Allenamento, tenendo premuto il pulsante destro.
- Iniziare a cercare i profili Sport , sempre con il pulsante destro.
- Uscire all’aperto e allontanarsi da alberi molto o edifici molto alti.
- Mantenere fermo il dispositivo con il display rivolto verso l’alto per rilevare i segnali satellitari.
- Il Gps a un certo punto inizia a vibrare e l’icona Gps smette di lampeggiare una volta rilevato il segnale.
- Quando l’icona di frequenza cardiaca smette di lampeggiare ecco che il dispositivo ha rilevato la frequenza cardiaca che possiamo visualizzare.
- Tenere premuto il pulsante destro per dare il via alla registrazione della sessione di allenamento.
Altre informazioni sulle operazioni possibili durante l’allenamento si possono consultare alla voce Funzioni durante l’allenamento.
Per avviare una sessione di allenamento pianificata, in alto, nel relativo elenco:
- tenere premuto il pulsante destro e selezionare l’obiettivo di allenamento.
- tenere premuto il pulsante destro per aprire l’elenco di profili sport. Quindi continuare per seguire le istruzioni precedenti di Avvio di una sessione di allenamento dal passo 3.
L’apparecchio guida l’utente al completamento dell’obiettivo durante l’allenamento.
Ancora qualche indicazione rivolta a chi utilizza il modello da polso con sensore integrato. Una volta settata la zona cardio, si possono sfruttare le molteplici funzioni di cui sono dotati alcuni cardiofrequenzimetri. Alcuni modelli, sia tramite i sensori integrati che quelli esterni che possono essere collegati tramite protocollo Ant+, forniscono dati, anche durante l’allenamento, relativi al tempo dell’ultimo chilometro, cadenza, quota, percentuale di frequenza cardiaca, zona cardio, temperature. Si devono però selezionare i campi dati che interessa conoscere durante la corsa.
Tramite le impostazioni del cardiofrequenzimetro è possibile perciò personalizzare i campi dati da visualizzare durante ogni sport. Possono essere visualizzati tutti su una schermata o estendere i campi dati a più pagine. La rotazione delle pagine avviene in automatico o in seguito al tocco del display (se dotati di Touch Screen) o la pressione di un tasto. Per capire se ci si sta allenando nel modo corretto in un’attività come il running, ad esempio, indicando il tempo trascorso, la distanza, il passo di corsa e la zona di frequenza cardiaca a cui si sta correndo, si hanno già dati sufficienti.
È importante non solo monitorare e pianificare l’attività sportiva, ma anche archiviare e analizzare i dati
Un’importante e fondamentale funzione dei modelli di ultima generazione di cardiofrequenzimetri, possibile grazie all’evoluzione del software e all’innovazione tecnologica è stata quella di consentire la memorizzazione dei dati e il loro trasferimento sul pc o smartphone per poter analizzare le proprie prestazioni o, per chi vuole monitorare la propria salute, vedere l’evoluzione della frequenza cardiaca nel tempo. L’operazione è possibile grazie all’utilizzo di una scheda sd, connessione Bluetooth o wireless o attraverso una porta Usb. È possibile quindi registrare tutti i dati nella memoria interna, dal Gps al cardio, che permette di archiviare ed analizzare i vostri allenamenti a 360 gradi.
Facciamo l’esempio di uno sportivo che confronta due allenamenti uguali a distanza di tempo: se si nota una frequenza cardiaca inferiore in quello più recente, allora la condizione fisica è migliorata: a parità di sforzo, il cuore ha fatto meno fatica. Al contrario, se la frequenza cardiaca è più alta allora significa che negli ultimi tempi si è allenato meno e risulta più affaticato.
Le cose da sapere per chi non lo ha mai usato
Dopo queste informazioni, che saranno utili per uno sguardo rapido alle indicazioni d’uso per chi conosce già i parametri da impostare, andiamo a spiegare più in dettaglio il corretto uso del cardiofrequenzimetro per quanti lo utilizzano per la prima volta.
Per usare correttamente un cardiofrequenzimetro, la prima cosa da fare è impostare i propri parametri di frequenza cardiaca massima e frequenza cardiaca minima, che andranno a costituire il limite entro il quale muoversi durante gli allenamenti.
Partendo dal presupposto che più la frequenza cardiaca aumenta, maggiore è lo sforzo a cui ci si sottopone, dobbiamo calcolare prima di tutto la FcMax (Frequenza cardiaca massima). Possiamo andare in un centro di medicina dello sport per la misurazione del lattato (la forma ionizzata dell’acido lattico che è un metabolita del muscolo) oppure farlo da soli attraverso un semplice calcolo matematico che consiste nel sottrarre 220 (che è considerato in linea teorica il valore massimo della frequenza cardiaca) sottraendo il proprio numero degli anni). Esempio in una donna di 25 anni avremo una FcMax di 195. Dopodiché in base al proprio piano di lavoro, imposteremo i parametri della nostra area di allenamento, la Target Zone, dove saranno indicati i valori che non devono essere superati né in positivo che in negativo. L’affidabilità di questi calcoli, però, non è assoluta, c’è un margine di errore che può oscillare tra i 10 e i 15 battiti.
Torniamo ora a calcolare i valori di frequenza cardiaca massima e minima da impostare sul proprio cardiofrequenzimetro in base all’intensità dell’allenamento che si intende svolgere: per un’attività bruciagrassi dovremo calcolare il 65% della nostra FcMin che in una donna di 25 anni, ad esempio è 195.
- Andiamo a considerare il 65% moltiplicando 195×0,65 e otteniamo 126.
- Poi calcoliamo l’85% di 195 moltiplicando 195×0,85% e otteniamo 165.
Abbiamo rispettivamente la frequenza cardiaca minima e massima che costituiscono i valori che non dobbiamo sforare. Quando succede il cardiofrequenzimetro comunque, invierà un segnale acustico.
Come si usa il cardiofrequenzimetro a fascia
Per chi utilizza il cardiofrequenzimetro con fascia, invece, la si deve indossare e posizionare sul sensore. Il meccanismo di blocco consente di regolare la lunghezza della cinghia. Per gli uomini il sensore deve essere collocato sotto l’attacco del muscolo pettorale, nelle donne sotto l’attacco del seno. Si solleva anteriormente la cinghia dalla pelle e si inumidiscono le zone ondulate (elettrodi) sulla parte posteriore del sensore.
Utilizzando il cardiofrequenzimetro si nota che sostanzialmente prevede tre tipologie di allenamento:
- Zona Grassi: un allenamento per il metabolismo aerobico, di durata più lunga e intensità minore, permette di bruciare più grassi da carboidrati. L’allenamento in questa zona aiuta a dimagrire.
- Zona Forma: siamo già in zona Fitness, con un training più intensivo, utile a rafforzare la resistenza di base.
- Zona di training individuale:questa zona viene definita individualmente.
L’uso del cardiofrequenzimetro è indicato per tutti i tipi di allenamento. Per il nuoto ci sono degli strumenti appositi per poter misurare i parametri sott’acqua.
Concludendo, possiamo dire che esiste una tale varietà di modelli che risulta impossibile omologarli tutti in un’unica guida, così come è impossibile colmare il gap della dimestichezza con gli apparecchi tecnologici che esiste tra le varie tipologie di utenza. Per questo nell’acquisto è importante valutare anche il fattore semplicità e accessibilità del software di cui è dotato il dispositivo, per non incappare in difficoltà di utilizzo e conseguente perdita di tempo.